Nuova Riveduta:

2Corinzi 1:7

La nostra speranza nei vostri riguardi è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, siete anche partecipi della consolazione.

C.E.I.:

2Corinzi 1:7

La nostra speranza nei vostri riguardi è ben salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo siete anche della consolazione.

Nuova Diodati:

2Corinzi 1:7

La nostra speranza a vostro riguardo è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, così sarete anche partecipi della consolazione.

Riveduta 2020:

2Corinzi 1:7

E la nostra speranza nei vostri riguardi è ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze siete anche partecipi della consolazione.

La Parola è Vita:

2Corinzi 1:7

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Corinzi 1:7

E la nostra speranza di voi è ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze siete anche partecipi della consolazione.

Ricciotti:

2Corinzi 1:7

E salda è la nostra speranza su di voi, sapendo che come siete partecipi dei patimenti così anche della consolazione.

Tintori:

2Corinzi 1:7

Così la speranza che abbiamo di voi è sicura, perchè sappiamo che voi, come siete compagni nelle sofferenze, sarete pure nella consolazione.

Martini:

2Corinzi 1:7

Onde stabile sia la speranza, che abbiamo di voi: sapendo noi, che siccome siete compagni ne' patimenti, così pur lo sarete nella consolazione.

Diodati:

2Corinzi 1:7

E la nostra speranza di voi è ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze, così ancora sarete partecipi della consolazione.

Commentario abbreviato:

2Corinzi 1:7

La seconda epistola ai Corinzi fu scritta probabilmente circa un anno dopo la prima. Il suo contenuto è strettamente legato a quello della prima epistola. Si nota in particolare il modo in cui era stata accolta la lettera che San Paolo aveva scritto in precedenza, tale da riempire il suo cuore di gratitudine verso Dio, che gli permetteva di adempiere pienamente al suo dovere nei loro confronti. Molti avevano mostrato segni di pentimento e modificato la loro condotta, ma altri seguivano ancora i loro falsi maestri; e poiché l'apostolo ritardava la sua visita, non volendo trattarli con severità, lo accusavano di leggerezza e di cambiare condotta. Inoltre, lo accusavano di orgoglio, di vana gloria e di severità, e parlavano di lui con disprezzo. In questa epistola troviamo lo stesso ardente affetto verso i discepoli di Corinto, come nella precedente, lo stesso zelo per l'onore del Vangelo e la stessa audacia nel rimproverare i cristiani. I primi sei capitoli sono principalmente pratici; gli altri si riferiscono maggiormente allo stato della chiesa di Corinto, ma contengono molte regole di applicazione generale.

Capitolo 1

L'apostolo benedice Dio per il conforto e la liberazione dai problemi 2Cor 1:1-11

Egli professa la propria integrità e quella dei suoi compagni di lavoro 2Cor 1:12-14

Fornisce i motivi per cui non è venuto da loro 2Cor 1:15-24

Versetti 1-11

Siamo incoraggiati a venire con coraggio al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia per aiutare nel momento del bisogno. Il Signore è in grado di dare pace alla coscienza turbata e di calmare le passioni dell'anima. Queste benedizioni sono date da Lui, come Padre della sua famiglia redenta. È il nostro Salvatore che dice: "Non sia turbato il vostro cuore". Tutti i conforti vengono da Dio, e i nostri più dolci conforti sono in Lui. Egli parla di pace alle anime concedendo la libera remissione dei peccati; le conforta con le influenze vivificanti dello Spirito Santo e con le ricche misericordie della sua grazia. Egli è in grado di fasciare i cuori spezzati, di guarire le ferite più dolorose, e anche di dare speranza e gioia sotto i dolori più pesanti. I favori che Dio ci concede non servono solo a renderci allegri, ma anche a renderci utili agli altri. Egli manda conforti a sufficienza per sostenere coloro che semplicemente confidano in lui e lo servono. Se dovessimo cadere così in basso da disperare persino della vita, allora potremmo confidare in Dio, che può riportare in vita anche dalla morte. La loro speranza e la loro fiducia non sono state vane; né si vergognerà chi confida nel Signore. Le esperienze passate incoraggiano la fede e la speranza e ci obbligano a confidare in Dio per il tempo a venire. È nostro dovere non solo aiutarci l'un l'altro con la preghiera, ma anche con la lode e il ringraziamento, e in questo modo ricambiare adeguatamente i benefici ricevuti. In questo modo, sia le prove che le misericordie finiranno in bene per noi stessi e per gli altri.

Riferimenti incrociati:

2Corinzi 1:7

2Co 1:14; 7:9; 12:20; Fili 1:6,7; 1Te 1:3,4
Mat 5:11,12; Lu 22:28-30; Rom 8:17,18; 1Co 10:13; 2Te 1:4-7; 2Ti 2:12; Giac 1:2-4,12

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